L’INNAFFIATURA DELLE PIANTE

14 dic L’INNAFFIATURA DELLE PIANTE

Innaffiare le piante

Senza acqua e luce le piante non possono vivere perchè attraverso di esse ottengono tutto ciò di cui hanno bisogno e questo vale per tutte le piante del pianeta. La disponibilità costante o meno di acqua nelle diverse aree del mondo ha condizionato la capacità di approvvigionamento di ogni specie, dalle mangrovie ai cactus.

Le radici di ogni pianta (comprese le piante in idrocoltura) hanno bisogno di ossigeno per poter svolgere la propria attività, per questo nel caso in cui ci sia ristagno idrico deperiscono e muoiono.Una pianta che affonda le proprie radici nel terreno ha una situazione di acqua ottimale quando aria e acqua sono presenti nella misura del 50%.

Con il passare del tempo però, la percentuale di acqua nel terreno diminuisce sia perchè viene assorbita dalla pianta stessa sia per effetto dell’evaporazione, quindi dobbiamo ripristinare le condizioni ottimali periodicamente. La quantità di innaffiamento dipende dal tipo di pianta e dalla temperatura circostante, normalmente è sufficiente un bicchiere alla settimana.

 Alcuni esempi di innaffiamento:

L’Aloe Vera posizionata in vaso all’esterno dell’appartamento in un punto dove la pioggia non può raggiungerla va innaffiata una sola volta in inverno, se capita una giornata ventosa, e una volta al mese in estate, mentre lo Spathiphyllum, sistemato all’interno della casa, va bagnato una volta ogni 6 giorni in inverno e ogni 12 giorni in estate.

Consigli dell’esperto

Dopo le giornate ventose bisogna ricordarsi di bagnare sempre le piante in vaso posizionate all’esterno dell’appartamento perchè il vento asciuga la terra.
Nel periodo invernale, quando solo accesi i caloriferi, è bene bagnare più frequentemente le piante in appartamento.

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